Cortometraggio

Le Giuditta

la violenza sulle donne tra presente e passato

Dal "Ciack si gira!" al The End, quello che si legge alla fine di un meraviglioso cortometraggio presentato lo scorso 14 novembre a Roma, nella sala Matteotti, in piazza del Parlamento. Il coraggio di una Giuditta moderna, che non si contrappone a quella caravaggesca e barocca di Artemisia Gentileschi, portata in scena a scuola, dove la lotta per la diversità di genere sta diventando una vera battaglia. Lo sguardo di un'Artemisia che si stacca dalla tela per dare coraggio ad una giovane studentessa che aveva subito una violenza, o è l'inconscio di questa giovane vittima a trovare nella rappresentazione di Artemisia il coraggio di avere fede e andare avanti? I due momenti sembrano sovrapporsi lasciando allo spettatore la facoltà di scegliere e di percepire anche il non detto.Quindici minuti per capire come le donne continuano ancora a subire, non solo la violenza fisica ma anche quella psicologica e che nonostante le leggi ed una normativa avanzatissima, ancora non si riesce a fermare questa brutalità di colpire la donna in quanto tale. Cosa manca allora?Manca ancora la prevenzione nelle scuole dove bisogna agire non solo a favore delle vittime ma anche sui maschi, sui figli, sugli alunni, sugli studenti, per il rispetto delle relazioni, avendo la libertà come elemento fondante.Cerchiamo dunque di andare per ordine, senza spoilerare, per lasciare allo spettatore la possibilità di vivere davvero una emozione immersiva.Artemisia, la pittrice di capolavori caravaggeschi, rappresenta Giuditta, una donna biblica, mentre uccide il generale assiro Oloferne. La scena è raffigurata con un realismo crudo e violento, che riflette la forza e il coraggio di Giuditta. Artemisia Gentileschi al MACS, Museo d'Arte Contemporanea del liceo artistico "Solimena" non c'è mai stata nei suoi viaggi come pittrice, ma di Artemisia giunge l'arte magistrale dopo 400 anni ed il suo coraggio di donna contro ogni convenzione cristallizzata, per diventare cooprotagonista del cortometraggio "Le Giuditta". l cortometraggio "Le Giuditta", diretto dal talentuoso regista Luigi Nappa, rappresenta un progetto cinematografico di grande rilevanza culturale e formativa. La sua realizzazione è avvenuta grazie all'invito della dirigente scolastica, professoressa Alfonsina Corvino, dell'I.I.S. Leonardo da Vinci di Santa Maria Capua Vetere, in un contesto di promozione e diffusione dell'arte cinematografica come strumento educativo e di crescita personale. Girato presso il Liceo Artistico Solimena, all'interno del prestigioso Museo di Arte Contemporanea (MACS) di Santa Maria Capua Vetere. Per il cast sono stati coinvolti direttamente gli studenti dell'istituto, non solo in qualità di attori, ma anche nella creazione degli elementi scenografici e costumi. Questi ultimi sono stati meticolosamente realizzati dalle studentesse del settore Moda, sotto la guida esperta delle docenti Venere Cangiano e Mafalda Russo, mentre per le sceneggiature sono state curate dai docenti Vittorio Vanacore, Giovanni Odierna e Francesco Di Meola. Le musiche sono state affidate al maestro Ernesto Sparaco. La trama del cortometraggio, potente ed emotivamente coinvolgente, affronta il delicato tema della violenza di genere. La storia si snoda attraverso il dramma di una giovane studentessa vittima di un abuso da parte del suo primo amore. Tuttavia, la narrazione evita toni esplicitamente cruenti, preferendo una rappresentazione simbolica e psicologica che si rifà all'arte di Artemisia Gentileschi, nota per la sua capacità di esprimere, con stile caravaggesco, le profonde emozioni del dolore e della resistenza. La fotografia e la scenografia del cortometraggio si distinguono per la loro bellezza e cura estetica. Contrariamente ai toni oscuri e drammatici tipici delle opere di Artemisia, "Le Giuditta" utilizza l'arte come elemento catartico, veicolando un messaggio di rinascita e resilienza. La rappresentazione visiva è stata concepita per trasmettere un forte impatto emotivo, senza il ricorso a scene di violenza esplicita. Il cortometraggio ha già suscitato interesse a livello nazionale, ricevendo una prima proiezione nella prestigiosa sala Matteotti, situata in piazza del Parlamento a Roma. L'evento ha visto la partecipazione della Dirigente Scolastica Alfonsina Corvino e della professoressa Camilla Sgambato, già onorevole, oltre ai docenti e agli studenti coinvolti nel progetto. L'accoglienza è stata calorosa, con l'onorevole Gimmi Cangiano, membro della VII Commissione Cultura, che ha presenziato come ospite d'onore. Il dibattito seguito alla proiezione, moderato dalla docente Alessandra Vigliotti, ha offerto un momento di riflessione e confronto sul significato profondo dell'opera e sull'importanza di affrontare la violenza di genere attraverso strumenti culturali ed educativi. "Le Giuditta" si pone, dunque, non solo come un cortometraggio di alta qualità artistica, ma come un mezzo di sensibilizzazione capace di toccare le coscienze e promuovere un cambiamento positivo, dimostrando come l'arte, nelle sue molteplici forme, possa diventare un veicolo potente per la catarsi e la trasformazione sociale.Così come hanno potuto affermare i vari relatori in una sorta di botta e risposta. Si è detto infatti che molto è cambiato nella consapevolezza delle ragazze di voler bene prima a se stesse e che è necessario avere sempre un canale aperto di comunicazione con un genitore, un docente, con una persona amica, per sentirsi al riparo da qualsiasi sopruso. 

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